Pressante è risultata l’iniziativa politica a favore della formazione professionale delle figure necessarie a sostenere la competizione e lo sviluppo in ambito turistico.
Dall’articolo apparso sul Sole 24 ore del 1 marzo 2012 e firmato dal ministro degli Affari regionali, sport e turismo Piero Gnudi arriva l’esortazione ad adeguare gli strumenti intellettuali e la formazione professionale a favore dell’enorme risorsa economica italiana: il turismo culturale.
Il turismo è infatti leva strategica dell’economia del nostro paese e, in un contesto di rapidi e radicali cambiamenti economici e geopolitici, chi possiede il valore aggiunto della conoscenza, della ricerca e del sapere scientifico ha successo.
«La competizione dunque non potrà prescindere dalla “infrastruttura” della formazione e dell’istruzione […] . Il gap formativo si ripercuote anche sul settore del turismo, che è strumentale a una valorizzazione in termini economico-industriali del nostro immenso patrimonio culturale. […]. La valorizzazione del patrimonio italiano necessita però di professionalità specifiche, di addetti con qualificazione elevata a tutti i livelli.»
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